Avverbi di luogo
Lago di Origlio - foto by Cklimt. . . |
Qua è dove sono io. Ovunque sia
io sarò sempre qua, dove mi vedi. Questa casa, questi volti, questi oggetti stancano perché il qua stanca. Qua viene sete di andarsene, sete di laggiù. . Ma laggiù è il luogo dove non potrò mai stare, dove io sono impossibile. Ovunque vada il là dove sarò, diverrà qua e io ci sarò ad aspettare me stesso con in mano un mazzo di rose tutte uguali. Là è il tuo qua. Là sembra un grido perché è dove fa male.. . Io voglio essere là, dove tu stai, e tu qua, o meglio: noi due laggiù, remoti, insieme, perché vivo è uguale a insieme. . . Laggiù c’è l’amore che non c’è qua. Quegli oggetti toccati dalle tue mani, quello che pensi, dici, taci o sogni, quei luoghi dove stai senza di me, quello desidero, quello mi occorre. Ed essere il tuo là, il tuo alito sospeso.. . Laggiù è la salvezza, il miraggio nato dalla sete di stare qua. Laggiù saremmo felici per sempre laddove il tuo qua e il mio là infine si riunirebbero. Laggiù è la pioggia che cade su questo deserto inaridito. Laggiù è il Paese di Bengodi, Eldorado, il non-plus-ultra. Ciò che non può essere detto con parole. . Io sono qua, tu là, e noi due laggiù, ma quando? Questo è pietra. Codesto è seta. Quello è mare. Qua è focolare impossibile, intima assenza, odiato domicilio, carcere di ogni giorno. Là, calore del tu, mia la tua vita, tesoro la tua isola, aria d’amore.. . Laggiù, dove non ci siamo, piove sulla vita che non sarà mai nostra e che ci attende. | ||
Juan Vicente Piqueras | ||
. | ||
ciao!!
RispondiEliminaAnche tu al lago di Origlio :-) Non so di dove sei, magari c'eri stato molto prima di me.. è un posto incantevole, vero???
Mi piace molto l'originale inquadratura della fotografia (è sempre bello e interessante osservare come ognuno "vede" un posto in modo diverso).
ciao ciao
Dany
Ciao Dany. Io sono di Cesena in Emilia-Romagna. Sul lago d'Origlio ho avuto la fortuna di andarci il 20 luglio scorso e l'ho trovato davvero bello.Certo che sei fortunata a vivere in quella zona... Anche a me, comunque, piace notare come lo stesso angolo, lo stesso scorcio possa dare origine a foto del tutto diverse e anche ad emozioni/sensazioni diverse. E' la ricchezza della Fotografia, in fondo: basta cambiare appena qualche "ingrediente" e tutto cambia. Grazie per la visita, intanto.
RispondiElimina... così come cambiare qualche ingrediente al là perchè subito diventi un qua. Eterna insoddisfazione umana, positiva certo, perchè è motore e non stasi. A certi umani, quelli più inquieti sicuramente, è necessario credere ad un altrove diverso. Dove tutto è ciò che nel desiderio e nei pensieri, rappresenta un là. Là ... dove l'erba è più verde, là... dove l'irraggiungibile cuore amato batte all'unisono col nostro, là... dove è conservato tutto ciò che chiamano sogno.
RispondiEliminaFino a quando il là, (perchè talvolta i sogni si avverano!), non diventa un qua; ed allora l'erba si ingiallisce, il cuore amato diventa aritmico e saltella, e tutto ciò che era il sogno si scolora e lascia spazio a nuovi sogni e a nuovi... là.
Augh!
Non frequento luoghi di poesia. Mi affaccio fra queste immagini solo per rispondere rapido ad una tua analisi da Melogrande.
RispondiEliminaNe condivido ampia parte.
Ma non fuggo davanti alle signore: ho imparato da anni che discutere con chi non vuol sentire è come cercare di vincere con chi non accetta che si può anche perdere con onore.
Ed allora da cavaliere antico, abbasso la mia lancia e mi vesto io da sconfitto per non perdere entrambi.
Non mi defilo...semmai lascio la scena ad altri attori (e attrici).
L'unica lingua che non mi ha mai tradito è quella che per me è l'unica poesia: la Matematica, lingua del Cosmo.
Tutto ciò che è umano, si presta a mille incertezze, interpretazioni , manipolazioni, distorsioni.
Per chi come me ha conosciuto un pò più da vicino le Stelle, la dimensione umana viene un pochino meno ipertrofizzata.
Anzi....
ciao CK
se vuoi studiarmi, sai dove trovarmi.
GB
@ Anto:
RispondiEliminaSon d'accordo. Ci si potrebbe vedere come macchine perfette che costantemente producono sempre nuovi"là" e sempre nuovi "qua"
Ne sforniamo in continuazione e mi viene in mente Hesse:
"Non esiste un sogno perpetuo. Ogni sogno cede il posto ad un sogno nuovo, e non bisogna volerne trattenere alcuno."
@ Astrogigi:
Vero, verissimo...anche la matematica può essere sentita come Poesia dell'universo o come musica dell'Universo.
Scusami se sarò sembrato un pò critico nei tuoi confronti ma in alcuni punti il tuo intervento mi è parso come uno sbattere la porta e mostrare una chiusura troppo netta che altre tue frasi poi smentivano. Comprendo bene che la Matematica con la sua esattezza sia di conforto e offra una solidità che in altri ambiti è preclusa. Il fatto è che l'essere umano è l'intersezione esatta fra l'universo misurabile dalla matematica e altri universi assai più oscuri e incerti. Di quì il problema di poter vivere dentro quel particolarissimo spazio che chiamiamo "essere umano".
"Viviamo ad un incrocio di venti" per dirla con una metafora. E allora non si tratta di vincere o di perdere, di restare o andarsene.
Stessa cosa nel dialogo
Questo almeno secondo me.
Verrò a leggerti... le stelle ci permettono di vedere le nostre vicende terrene come piccole schiocchezze e soprattutto ci portano sempre ad alzare lo sguardo. Un caro saluto.
Grazie della pazienza.
RispondiEliminaPotremmo disquisire a lungo sulla dimensione umana, ma è argomento che tutto sommato non mi intriga più di quel tanto.
Mi piace talvolta seminare un pò di scompiglio in acque troppo ferme per vedere l'effetto che fa...ma alla fine raccolgo sempre le stesse immagini di diffrazione.
Forse ha ragione stileminimo: con me non ci può essere speranza.
Per cui non ti dar pena a perdere del tempo.
Troveresti poco spazio per divertirti.
Porte aperte non ne ho. Lascio solo spiragli entro cui chi si insinua può correre qualche rischio.
Ricambio il saluto e la stima
ciao
GB
si è alla continua ricerca di un qualcosa di nuovo, di risposte. A volte si trovano a volte no, e si continua a sognare...sperare...
RispondiEliminainsomma, mi sembra che calzi a pennello questa frase" dacci oggi il nostro dubbio quotidiano"
Un caro saluto
Ciao, grazie per la tua risposta!
RispondiElimina:-)sono felice che i miei paraggi ti siano piaciuti. Si, è molto bello anche se a volte manca il mare. Sono stata in vacanza da piccola dalle tue parti, ed ho dei bei ricordi.
Dany
Mi pare, Klimt, che qui il clima sia buono. Passo per dire che amo ciò che ho letto in questo post. Passo per dire che amo quando il confronto non somiglia ad un muro chiuso, ma a qualcosa che ha mile finestre e mille porte aperte. Io ho imparato a non chiuderne mai nessuna, perchè mi paiono tristi e inutili.E non ne chiudo nessuna, non so di aver ragione, so solo di voler capire, con il mio vivere e con lo specchio che mi fornisce il Mondo. E mi spiace quando il Mondo si defila, FORSE perchè sbaglio il mio modo di specchiarmici, non so.
RispondiEliminaSTILEMINIMO
qui da te è tutto bello, calmo, poetico...mi piace ciò che posti ed i commenti che ricevi...;)
RispondiElimina@ Vilma Bellucci:
RispondiEliminaè proprio quel che ci capita:non un dubbio al giorno ma molti molti di più. Ecco perchè siam vivi.I morti dubbi non ne hanno.
@ levonah:
sono onorato dalla tua presenza qui e poi sapere che trovi interessante ciò che pubblico mi fa sentire un pò meno "extraterrestre"! :-) Sorrido...