Scrivo perchè cerco e perchè attendo...
Foto by Cklimt |
POESIA CHE E' ALTRO | ||
Ho sbagliato vita e quella che conduco
è scritta da nessuno in una lingua che io non capisco. . .Chiudo il libro e gli occhi per non veder la luce di quel che mi è negato. . Come chi sbaglia treno in un libro diverso ho sbagliato la vita e non so dove mi conduce questa teoria di errori. |
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CONFESSIONE DEL FUGGIASCO | ||
Sono felice solo nell'andarmene. Non tra le quattro mura, con relative spade, bensì tra qua e là, tra una casa e l'altra, nessuna mia, preferibilmente. Non posso più né voglio stare fermo. Né ora né più tardi. Né qua né là. Semmai laggiù, dove ora tu ti trovi, chiunque tu sia, mettimi il tuo nome sulle labbra assetate, insaziabili. Io non sono io né posso avere casa. Non dico ormai perché mai lo sono stato, né mai ne ho avuta una, essendo forestiero dentro e fuori di me. Sono ciò che no: il barbone che dorme sotto il ponte che unisce le mie due rive e io l'attraverso senza poter fermarmi giorno e notte. Scrivo perché cerco, e perché attendo. Ma non so più che cosa, l'ho scordato. Spero che nello scrivere riesca a ricordare. Mi ostino nelle intemperie. Disvivo tra parentesi dentro lo spazio vivo e il tempo morto dell'attesa di che cosa, tra due quì. Mai essere in ma tra. Esci da me, chiunque tu sia, lasciami in pace o falla finita con me e con l'amaro miele di vivere solo, a parlare da solo. Ho deciso che la mia patria sia non decidere, non essere in posto alcuno se non di passaggio, ponti, navi, treni, dove io sia solo il passeggero che so di essere, pure sapendo che mi preoccupa la pace di cui ho bisogno, mi inquieta la quiete, non m'interessa la sicurezza, e solo sono felice sapendomi fugace. |
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Juan Vicente Piqueras | ||
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Non conoscevo questo poeta, o meglio, avevo letto qualche trafiletto ma non le sue poesie. La confessione del fuggiasco rappresenta la somma dell'inquietudine e al tempo stesso la totalità dell'anima serena. Essere ma non appartenere, vivere ma non essere vissuti. Fuggire da ogni certezza dello stare e al tempo stesso un continuo cercare, nella fuga, proprio "il luogo" che è pace del nostro vivere.
RispondiElimina"sono felice sono nell'andarmene". In questa frase c'è tutto... leggendola e rileggendola si sentono i respiri farsi lunghi e il fiato uscire e pronunciare due parole: rinnovamento e libertà
@ Anto:
RispondiEliminaMolto bello il tuo commento. Entri nella materia viva della poesia e vai al centro di quel sentimento che la ispira. Essere nell'andare... nel continuo cambiamento, poter essere te stesso.E forse i due motori dell'inquietudine stanno proprio in quelle due parole:rinnovamento e libertà. Mi piace questo tipo di lettura.
Sublime!
RispondiEliminaChe meraviglia questo riflesso!
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