Smisurata preghiera

Photo di cKlimt




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Alta sui naufragi

dai belvedere delle torri
china e distante sugli elementi del disastro
dalle cose che accadono
al disopra delle parole celebrative del nulla
lungo un facile vento di sazietà, di impunità
 _
_
Sullo scandalo metallico
di armi in uso e in disuso
a guidare la colonna di dolore e di fumo
che lascia le infinite battaglie
al calar della sera
_

La maggioranza sta
_
La maggioranza sta
_

Recitando un rosario di ambizioni meschine
di millenarie paure, di inesauribili astuzie
 _
Coltivando tranquilla
l'orribile varietà delle proprie superbie
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La maggioranza sta

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Come una malattia
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Come una sfortuna
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Come un'anestesia
_

Come un'abitudine
_
_
Per chi viaggia
in direzione ostinata e contraria
col suo marchio speciale
di speciale disperazione
e tra il vomito dei respinti
muove gli ultimi passi
per consegnare alla morte
una goccia di splendore, 

di umanità, di verità
 -
-
Per chi ad Aqaba curò la lebbra
con uno scettro posticcio

e seminò il suo passaggio
di gelosie devastatrici
e di figli 
con improbabili nomi 
di cantanti di tango
in un vasto programma di eternità
. -
_
Ricorda Signore
questi servi disobbedienti
alle leggi del branco
-

Non dimenticare il loro volto
che, dopo tanto sbandare
è appena giusto che la fortuna li aiuti
--.
Come una svista
_

Come un'anomalia
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Come una distrazione
_

Come un dovere
 .
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[ F. De Andrè ] .
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Photo di Misti

Commenti

  1. Amico mio, anche con tante interruzioni (interessante dev'esserne l'etimologia!) siamo sempre sulla stessa lunghezza d'onda! :)

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  2. Mi sa che dici giusto anche stavolta... Pendo dalle tua molteplice e alchemica mente-colorata per le argute spiegazioni dell'etimo.
    Ciao B.! Evviva le onde.

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  3. La maggioranza sta nel belare delle greggi all'aba, quando si avviano al pascolo, ignare della meta e del percorso...
    Grandissimo poeta, De Andrè.

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  4. Sai quanto mi piace Fabrizio De André e la sua poesia, sia quanto mi piaccia la fotografia bella, questa che hai pubblicato qui merita un abbraccio :-)**

    Per chi viaggia
    in direzione ostinata e contraria
    col suo marchio speciale
    di speciale disperazione
    e tra il vomito dei respinti
    muove gli ultimi passi
    per consegnare alla morte
    una goccia di splendore,
    di umanità, di verità

    ;-)

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  5. io l'ho sentita per la prima volta da ivano fossati !!! mi piacque moltissimo...

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    1. Eh sì... pure io amo particolarmente questi due poeti-cantautori.
      Fossati, De Andrè...continuano ad insegnarci un modo "altro" di guardare le cose. E sono perennemente nuovi

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    2. sono in crisi ora che ho ascoltato de andrè... prima mi commuoveva fossati, ma ascoltare questo grande poeta, mi dà sensazioni nuovi ! con questa bellissima voce profonda ...

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  6. Arrivo a te tramite Nellabrezza. Anche io conoscevo questa canzone di De Andrè, ora so che esiste una versione anche di Fossati.
    Comunque sia amo entrambi i cantautori
    Piacere di conoscerti...tornerò...

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    1. Ahahahahahah... ci trovo pure una certa logica ... una farfalla leggera non può che arrivare volando nella brezza
      Certa bella musica accomuna le persone, le rende più ricche. Fabrizio e Ivano credo che abbiano proprio questo aspetto a distinguerli da tanti altri artisti. Ben arrivata da queste parti! Io sono appena passato a leggiucchiare qualcosa sul tuo blog e ho notato le parole di Alda Merini. Bella come accoglienza...!

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    2. ah ah ! dici bene klimt... porto anche una farfallina d'argento al collo, oggi..

      è che quando entrai qui la prima volta, rimasi senza fiato.. per le immagini, e poi per la musica ! i testi, i bei commenti diventano poi addirittura secondari, a volte.... e dire che amo moltissimo le parole.
      sì ho fatto un pò di pubblicità, perchè questo tuo lo trovo sempre un blog magnifico ! questi fiori, semplicissimi, che si trovano un pò ovunque sui balconi, sono da te ritratti come fossero gioielli. credi, non è poco avere questa capacità di vedere !!! e far vedere...

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  7. Non passa giorno che qui, nella mia casa, non ci sia la voce di Faber a fare compagnia, ad aiutare a riflettere o per gustarne la musica e la poesia. Ecco, come dire... è come telefonare ad un amico ed ascoltarne le parole, certo che, fra quelle parole, troverai conforto e risposta a dubbi e riflessioni. Questa poi mi ricollega a Don Gallo e...

    Bravo K... un beso!

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    1. Non avevo dubbi su questo... mi ci ritrovo nella tua metafora... E' proprio come telefonare ad un vecchio amico e ritrovare il piacere della riflessione comune, della musica e delle domande. Proprio come ha detto anche Baricco recentemente, la saggezza è saper abitare il paesaggio delle domande piuttosto che aggrapparsi a quella miseria (piccola-piccola al confronto) delle risposte che ci fabbrichiamo per paura, paura degli spazi aperti, paura della libertà di essere vento. Continuare a frequentare il paesaggio delle domande è rimanere aperti e non appassire dentro limiti autoimposti.

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    2. Mi piace questa riflessione di Baricco... mi piace che proprio tu me la faccia conoscere.

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    3. :-) Mi ha fatto molto pensare, per questo me la sono appuntata e la ricordo così bene.

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  8. Bellissimi versi...di un grande artista!
    E foto incantevole!

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    1. Credo che ancora oggi, molte (troppe!) sue cose restino sconosciute a tanti. Per questo è utile riascoltarle e rielaborarle alla luce di quel che accade oggi. Su molti temi Fabrizio ha avuto uno sguardo acutissimo e quasi profetico. Un pò la stessa cosa che accade rileggendo Pasolini. Entrambi sapevano vedere al di là del tempo che gli era stato concesso dalla loro storia personale.

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  9. Si può dire che De Andrè sia una costante nella mia vita, io amo la poesia e le sue canzoni sono poesia.
    Ha sempre guardato e interpretato la vita con la lucidità e la cruda e struggente bellezza che solo i grandi artisti sanno
    trasmettere. Ho tutte le sue canzoni ma amo particolarmente quelle tratte dall'antologia di Spoon River..
    Ciao Carlo, un abbraccio

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    1. Bello che tu lo scriva ma in realtà è come se io lo sapessi già e da tanto tempo per giunta di questo tuo legame con De Andrè.
      Penso che lo trasmettano tante cose che esprimi sul tuo blog e quel tuo particolare modo di saper guardare sia l'illusione che il disincanto. Perchè di entrambi sono fatti i giorni che attraversiamo. Un grande abbraccio

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