......... "Grazie di essere qui. Perché sono venuta qui? Me l’ha appena chiesto un collega giornalista. Perché ogni volta che posso avere la voce, io me la prendo. _ Voi siete qui per testimoniare che in questo paese esiste ancora la libertà di espressione sancita dalla Costituzione. Ho letto che questa manifestazione sarebbe forse da considerarsi un atto terroristico. _ Allora Aldo Moro che voleva che non ci fossero extraparlamentari ma solo persone con pari dignità sedute in parlamento a parlare per trovare ogni mediazione possibile sarebbe anche lui da considerare un terrorista. _ C’è da dire che il nostro paese è diventato... - poi però uno vede queste manifestazioni e si consola - privo di memoria e di compassione. _ Sembra un paese diverso da quello nel quale sono stata allevata Un paese che amavo tanto e che voglio lasciare. Cosa si può fare? Cosa si può fare? _ I giornalisti hanno un grande potere ma non lo usano quasi mai. Quelli che lo usano in genere vengono uccisi. Ma è possibile che sia così pericoloso fare il bene e schierarsi dalla parte della verità? E’ pericoloso. Ciò non toglie che vada fatto ugualmente. _ Vedete? Io non so bene cosa avrei dovuto dirvi…quindi vi parlerò, come faccio sempre quando parlo, tirando fuori delle sensazioni dal mio cuore. _ In genere sono sensazioni dolenti, amareggianti, tristi. Perché… la vita è molto dura. E’ dura per tutti. Io non ho nessun primato nel campo del dolore. Ma lo conosco molto bene e quindi voglio essere nella trincea dove sono le persone che riconoscono il dolore altrui Cosa potete fare? Cosa possiamo fare? Che senso ha? Credo che abbia il senso di fare una cosa “insieme” invece che “contro”. _ Questo è un modo un po’ colorato di chiamare una giornata. Ma nella sostanza è un modo di chiamare a rapporto quelli che si riconoscono nell’essere a favore di… _ E io voglio essere a favore delle persone esattamente come era mio padre. E non mi importa niente delle etichette, del colore politico, delle bandiere di uno schieramento o dell’altro. Mi importa soltanto dell’afflato del cuore. _ Io non mi sento mai a disagio quando sono in mezzo alla gente, mentre mi sento spesso a disagio quando vedo la “recita “ della vita politica. Ogni volta che seguo i titoli di un telegiornale mi viene una rabbia pazzesca perché sembra un rimbalzare, tipo ping pong, di cose già dette e ridette. Senza un filo, soltanto una specie di incentivazione alla paura, come se nella vita non ci fosse nient’altro che crimini e disagi. Ci sono. _ Ma non solo questo. Se no ci saremmo già suicidati tutti. _ Ci sono i bambini che sorridono e che hanno parole di verità.
Ci sono le persone buone che aiutano altri che sono sconosciuti a loro. Ci sono miliardi di esempi di buona volontà nel quotidiano. Non è tutto marcio, non è tutto male. Non è tutto perduto. _ Tante altre volte nella vita dell’umanità è sembrato tutto perduto. Ma non è cosi. Da quando sono in grado di ricordare mi sono dovuta confrontare con cose che erano troppo più grandi di me. Quand’ero molto piccola passavo i tre quarti del mio tempo libero in balcone - abitavamo al quinto piano - nella speranza che questo balcone si staccasse e mi impedisse di vivere gli anni del futuro che io pensavo e presentivo tragici. _ Il balcone non si è staccato ma gli anni del futuro sono stati davvero terribili. Eppure c’è un qualcosa nell’animo umano che ti impedisce di arrenderti del tutto, che ti da la sensazione che valga ancora la pena. _ Io non so quale sia la ricetta magica. Mi piacerebbe che ce ne fosse una, ma non c’è. Credo fermamente che ognuno di noi possa fare la sua parte essendo meno impaziente, meno...come posso dire, ...dogmatico, un po’ più elastico, e cercare di vedere quali sono le ragioni degli altri. _
E’ vero che questo paese non si sente più rappresentato dal ceto politico e tutti lo sanno, tranne il ceto politico stesso. E non importa chi vinca perché non è lì la vita reale. La vita reale è qui. E’ nelle difficoltà dei giorni quotidiani. Senza auto blu. Senza privilegi. Senza vantaggi. _ La politica ha un grande valore. A me è stato insegnato. Ma solo se è fatta come servizio verso la collettività. Solo se ha la sua nobiltà di pretendere per l’umanità un futuro migliore. Solo se, riconquista il senso delle cose che non passano. Solo se a favore dei più piccoli. Non sempre contro. Non si può vivere contro. Bisogna vivere "a favore". _ Il fatto che voi siate qui - oggi potevate essere in gita, in qualche bella montagna - vuol dire che vi importa. _ Io non ho nessun messaggio particolare di speranza, vorrei però condividere con voi una cosa che mi ha tanto colpito quando l’ho letta. _ Nell’antico Egitto c’era una dea che si chiamava Maat, dea della verità e della musica. E questa dea aveva l’incarico di togliere la piuma che portava sul suo cappello e posarla sul piatto della bilancia e sull’altro piatto della bilancia sarebbe andato il cuore della persona morta, che doveva guadagnarsi l’entrata nel doat: il regno dei cieli. I piatti della bilancia dovevano restare in pari. Il cuore doveva essere leggero quanto la piuma. _ E’ una immagine bellissima . _ E’ lontana da noi migliaia di anni. Ma una dea della musica e della verità…Una dea che con la sua piuma, cioè una cosa che ha un valore soltanto simbolico, possa decretare la salvezza di una anima... : Io vorrei che il nostro pensiero, il nostro modo di vivere, il nostro agire, le nostre azioni, fossero tali da rendere il nostro cuore leggero. E possiamo farlo. Non è questione di essere in questa piazza o nell’altra piazza. Si può essere con il cuore leggero dovunque.
_ Non importa se uno è competente, saggio, ricco, potente, se ha studiato. Importa solo l’intenzione che mette in quello che fa. _ Sapete…è una cosa molto facile a dirsi e molto difficile a farsi. Perché bisogna superare il proprio egoismo, la propria stanchezza, i propri timori. La stanchezza di giorni sempre uguali che sembrano portare verso il niente. Ma la verità ha una sua forza e viene sempre fuori. _ C’è una grande bellezza nella verità che sopravvive alle brutture del mondo. _ Vedete... mio padre è morto in un modo terribile e tutti i giorni cercano di cancellarne la memoria, facendo passare una immagine che non assomiglia neanche vagamente a quello che lui era. Eppure, a dispetto di questo lavaggio del cervello collettivo, la bontà che lo distingueva rimane. E la gente, la gente normale, la gente che era abbastanza grande nel ’78, la gente piccola che ne ha sentito parlare, si emoziona. Si emoziona non perché questa era una persona conosciuta, non perché aveva delle cariche, non per la sua morte così drammatica. Si emoziona perché gli riconosce questo bagliore di verità che è quello per cui è stato ucciso. Io vorrei trasmettervi il mio grazie, il senso di fierezza che provo ad essere qui, e il senso di gratitudine perché voi siete in tanti. Io non faccio parte di questa organizzazione. Anzi, io non faccio parte di niente. Sono un battitore libero. Sono in un partito che si chiama coscienza ed è solo il mio. _ Non ho neanche una squadra. Sono proprio sola. A parte mio figlio che obtorto collo mi spalleggia. Obtorto collo, perché è sempre angustiato per me, addolorato, delle amarezze, delle sgarberie, degli atti di violenza gratuita di cui siamo fatti oggetto. _ Ma in questo essere in apparenza sola, c’è una grande forza. Non devo rendere conto. _ Soltanto al mio cuore. E mi sento libera. E mi sento forte. E mi sento degna di amore. _ E voi lo siete nella misura in cui agite in modo che le vostre azioni rendano il vostro cuore leggero. Leggero come una piuma. _ Questa giornata così importante nella sua unicità e stranezza, comincia con una V e io per una volta vorrei rubare questa V a Grillo e dire che c’è tanta gente che dovrebbe vergognarsi _ Vedete? Vergognarsi è più forte della parola che comincia con V e che segnala questa giornata. _ Vergognarsi riguarda l’anima, la coscienza e la vita. Perché il resto è folclore, ma, c’è una vergogna, con cui si fanno poi i conti. _ Non è richiesto di fare cose eroiche. E’ richiesto di essere coerenti. Questo vale per i giornalisti, per i politici, per il panettiere, il fruttivendolo, il camionista, il soldato e tutti i quanti. _ Non ci sono alibi per essere degni della dignità che è in ogni uomo. E si deve scegliere non una volta e basta, si deve scegliere tutti i giorni, tante volte al giorno, anche quando uno non ce la fa più. _ Si deve scegliere di rialzarsi la mattina, di andare in un luogo di lavoro sgradevole, di andare, non so, in una metropolitana sovraffollata, di stare nel traffico, come noi a Roma con tutti che ti tagliano la strada, ti urlano, ti fanno delle cose… e non perdere quel bagliore della dignità che è dentro di noi, che nessuno ci può togliere _ Ha voglia a dire... Non è vero che le persone vanno come le pecore in una direzione. Spesso sono stanche. Spesso non sono motivate. Spesso non ne possono più. _ Però poi si rialzano. Chi vince nello sport e non solo, è quello che si rialza una volta di più. E’ quello che è convinto di potercela fare a dispetto di tutto e di tutti. E’ quello che vuole vedere e vede la luce alla fine del tunnel. Questa è la mia verità e io ve la regalo. E vi chiedo di ricordarvi di Maat, dea della verità e della musica." |
Notevole veramente.
RispondiEliminaUn alto spessore leggero come la piuma che hai fotografato tu...
Post particolarmente interessante, da leggere fino all'ultima riga.
Bravo Carlo, grazie e buona giornata.
Gianlù
Orrore!!! solo un commento della mia dolce Amica? tutti "al ponte", dunque!
RispondiEliminaRispetto molto la figlia di Moro e leggendo le sue parole, dette ultimamente, ancora di più.
Lauretta ed io, il ponte andremo a vederlo sul Ticino, se smette di piovere...
Buona giornata.
Chiara
Che bello! Davvero! Ho sempre pensato a questa donna come a una donna intelligente...e grande mi sembra la sua saggezza nel non aver aderito mai a nessun partito...non credo le siano mancate le offerte...magari - a patto che.. - E' una che ha il coraggio di non odiare i carnefici di suo padre, è una che è in grado di incontrarli e discutere con loro, che non ha bisogno di capri espiatori!
RispondiEliminaHai ragione, Carlo, ti ringrazio per avermi segnalato questo discorso, lo condivido interamente. Ciao,
Ottobriz.
Non mi stupisce che tu ti sia innamorato di questa intervista, le stesse parole le avresti potute pronunciare tu.
RispondiEliminaE' un idea, un modo di vivere e di vedere quello che ci riguarda.
Questa è la vera politica ! La nuova politica ! E' quello di cui abbiamo bisogno.. e in fin dei conti cos'è la politica ? semplicemente un "riflesso" delle nostre necessità primarie.
Compassione è lasciar emergere le opinioni altrui, i loro pensieri, capirli, comprenderli e valutarli con serietà. Dato che non siamo isole e non viviamo in un mondo-monolocale.
Siamo tutti nella medesima condizione .. tutti vogliamo stare bene e vivere in modo dignitoso.
Prendendoci la mano l'uno con l altro è possibile.
Questa è una grande testimonianza
è un grande input.
Grazie Carlo per avercelo fatto ascoltare.
caro carlo, come sempre questi discorsi vengono ignorati proprio ad arte perchè semplici e chiari quindi in grado di spezzare quelle catene che bloccano un odo di far politica vecchio e obsoleto. Peccato che la signora Moro non voglia entrare nella mischia, non sono d'accordo perchè abbiamo tanto bisogno di gente che parla con il cuore ridando lustro e nobiltà alla figura del politico di oggigiorno.
RispondiEliminaNon so come ringraziarti e mi sento meglio e più speranzoso almeno fino a che posso ascoltare o leggere queste parole veramente illuminate.
Grazie ancora, ti abbraccio con amicizia.
Enzo