L'amore è breve,
_
lungo il dimenticare


 
     
     
     
 

                            [ P. Neruda ]


 
     
     


 


 


 


 


















   
   
   










 


 


 


 

Commenti

  1. Che belle immagini. Salvo una mi paiono cortecce d'alberi. Musica tristissima.
    Sui versi non mi pronuncio: seppur molto belli non valgono per me, dato che io non desidero dimenticare.
    Un abbraccio e buona domenica.
    Bess

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  2. Quanti passi hanno sostenuto? Quante tracce hanno conservato nella memoria di ogni loro ruga?

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  3. Forse una baracca in legno scrostata dalla salsedine. Le foto sono bellissime. Il pensiero, certo, è opinabile; in qualche modo simile a quella canzone francese che dice "il piacere dell'amore dura solo un instante, il dolore dell'amore dura tutta la vita". In ogni caso con questa musica che hai aggiunto è proprio un bel post.
    Ciao
    Chiara

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  4. @bessola:

    Vorrei chiarire il perchè dell'accostamento che mi è venuto fra la frase di Neruda e queste foto.

    No. Nessuna adesione ad un presunto invito a dimenticare.

    Sono le foto che mi hanno suggerito
    un parallelo.

    La constatazione di quanto ristretta sia la porzione di superficie messa a fuoco, perfettamente leggibile,
    in qualche modo intelleggibile.

    Come la punta di un iceberg.

    Così l'amore esplicito, quello in qualche modo"storico"...
    Quello che per ognuno di noi si è trasformato in "storia" rispetto al tempo più lungo, tendente all'infinito, in cui la nostra capacità d'amore si è frantumata in una incapacità di "vedere", di mettere a fuoco, di leggerlo nelle cose.

    Così spesso finiamo per avere un'idea ristrettissima di Amore.

    Annaspiamo dentro una nebbia confusa ricercando una messa a fuoco "puntuale" che poi ci impedisce di cogliere un orizzonte più ampio.

    Da una parte un tempo breve
    quasi "inciso" dentro di noi, dentro cui sappiamo trovare un verso e un senso, un alto e un basso,
    e invece un tempo "lungo" per ricordare/dimenticare
    la luce che ci proviene da quei momenti in cui l'amore si è reso accessibile a noi, esplicito.
    In cui ha assunto una forma immediatamente comprensibile ed è stato così razionalizzato attraverso schemi mentali da noi riconoscibili.

    Il parallelo è fra il meccanismo di una qualsiasi fotocamera e il nostro modo di percepire il fenomeno amore che ho l'impressione sia fin troppo schematico.

    Questo mi è apparso chiaro per una frazione di secondo. Una intuizione.

    Ma non so se sono riuscito a spiegarlo... E' complesso ma anche semplice il punto che mi ha colpito.

    Scendendo più sul concreto:
    non sono cortecce. Ma tavole di legno (consumate dagli elementi atmosferici) del rivestimento di un ponte sul fiume Savio che attraverso spesso nelle mie escursioni sugli argini.
    Pur logorate dal tempo mi parevano bellissime esteticamente

    Esauste ma piene di luce e colori antichi. Le prime due, addirittura,
    mi suggeriscono delle cartine geografiche!

    Son proprio matto. ;o)

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  5. A me suggerisce quanto facilmente
    buttiamo via qualcosa solo perchè è
    consunto,anzi che guardarla con occhi nuovi, forse vale anche per l'amore, per l'amore in generale non solo quanto coppia. So quello non saprei ancora pronunciarmi. un abbraccio con affetto rinnovato e stima. emer

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  6. Sei creativo e originale e ogni tanto (direi spesso) hai delle "folgorazioni".
    Grazie della spiegazione. E' chiarissima.
    Buona giornata
    Bess

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