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"Egregio Presidente, sono incinta. Egregio Presidente, ho quasi trent'anni, ho un lavoro, sono sposata e sono incinta. Egregio Presidente, tra un paio di settimane abortirò. Nonostante la mia non fosse una gravidanza programmata, l'aver scoperto di essere positiva al test mi ha dato un'emozione bruciante, una felicità incontenibile. L'idea di aver concepito un figlio con l'uomo che amo è qualcosa di così forte ed intimo che è impossibile da spiegare. Ad ogni modo la mia gioia non ha visto la luce del giorno dopo. Ben presto la ragione, come spesso accade, ha preso il posto del cuore e mi ha schiaffeggiata forte, come si fa per scacciare in un colpo una forte sbronza. La verità, mio caro Presidente, è che nonostante sia io che mio marito abbiamo un lavoro, un lavoro che ci impegna 6 giorni alla settimana e che abbiamo trovato dopo infiniti "lavoretti" che definire umilianti e sottopagati è dir poco; ebbene dopo tutto ciò, ad oggi le nostre entrate ammontano a circa 1.300 euro al mese. Per trovare questo lavoro qualche anno fa ho rinunciato a portare a termine la mia carriera universitaria. Nonostante il profitto fosse elevato e la mia media superasse il 29, dissi addio ai miei studi e al mio praticantato da giornalista. Quest'ultima rinuncia fu per me la più dolorosa perché la verità è che, seppur i miei compiti di neofita fossero praticamente identici a quelli di un professionista, non ho mai riscosso neppure un centesimo dal quotidiano locale per il quale scrivevo. Il lavoro era splendido, ma non si può vivere solo di passione. Purtroppo la vita mi mise di fronte ad una scelta. Mi ero innamorata e desideravo vivere insieme al mio compagno, quindi, o perseguivo la mia ambizione, che mi imponeva però di gravare ancora sulle spalle della mia famiglia, oppure spiccavo il volo e mi rimboccavo le maniche accettando qualsiasi tipo di occupazione che mi garantisse un reddito, dandomi la possibilità di coronare il mio sogno d'amore. Scelsi la seconda strada. Scelsi l'amore! Scelsi l'amore e glielo assicuro, Signor Presidente, non c'è stato un giorno, da allora, in cui io me ne sia pentita! Ora però è diverso... Presidente, ora devo scegliere se essere egoista e portare a termine la mia gravidanza, sapendo di non poter garantire al mio piccolo neppure la mera sopravvivenza; oppure andare su quel lettino d' ospedale e lasciare che qualcuno risucchi il mio cuore spezzato dal mio utero sanguinante, dicendo addio a questo figlio che se ne andrà via per sempre! Non importa se ce ne saranno altri dopo di lui... Il mio bimbo non tornerà più! Non tornerà mai più! Ma questa è la vita! Giusto, Signor Presidente? Si, questa è la vita! Qui non c'è nessuno che ti tende una mano, nessuno che ti aiuti quando hai veramente bisogno! E per favore, mi risparmi banalità del tipo: "Dove si mangia in due, si mangia anche in tre!". Mi risparmi la retorica, perché è l'ultima cosa di cui ho bisogno. Sa benissimo anche Lei che se ad oggi, ad esempio, decidessi di adottare un figlio, nessun Ente mi accorderebbe mai il suo consenso. Nessun assistente sociale affiderebbe a me e a mio marito un bambino e questo perché i nostri introiti verrebbero considerati insufficienti al sostentamento di un'altra persona. Nessuno si sentirebbe di condannare quell'assistente sociale per una scelta di questo tipo, giusto?? Egli sarebbe considerato un professionista attento ai bisogni del minore. E allora mi chiedo e chiedo a chiunque sia pronto a dire che non si dovrebbe mai abortire, perché "se c'è l'amore c'è tutto", io chiedo a queste persone: "Ma hanno forse più necessità i bimbi adottivi rispetto a quelli biologici?" Credo di no, Signor Presidente!! Credo proprio di no. Comunque è inutile arrovellarsi su dubbi e domande che non troveranno una risposta e che, già lo so, continueranno a tormentarmi e ad attanagliarmi l'anima per sempre! Ma c'è una domanda, mio caro Presidente, a cui vorrei che Lei rispondesse: Perchè, per il solo fatto di aver avuto la sfortuna di nascere in questo paese, un Paese che detesta i giovani, che ne ha già ucciso sogni e speranze e che ha già dato in pasto ai ratti le ceneri del loro futuro; ebbene perché per il solo fatto di esser nata qui, ho dovuto rinunciare prima alla mia ambizione a crearmi una carriera soddisfacente, e cosa infinitamente più drammatica, sono costretta adesso a rinunciare al mio diritto ad essere MADRE ? |
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Quale foto più fedele del paese? Quale modo più efficace di esprimere il nostro presente? Un paese sempre più "spezzato". _ Paese di privilegi, di caste, di professionisti della politica, di amministratori spesso collusi con le cupole affaristiche locali, quando non direttamente con le associazioni a delinquere. _ Soprattutto un paese dove il potere si sta sempre più concentrando nelle mani di pochi che hanno la possibilità di condizionare capillarmente le nostre esistenze. Chi sta al vertice delle banche, delle imprese, delle Istituzioni, finisce per determinare la qualità di vita degli altri milioni di cittadini semplici. Paese di cittadini inermi. Cittadini ormai solo sulla carta. Perchè derubati dei più elementari diritti. Cittadini costretti a subire situazioni di fatto, che non sono mai casuali, ma volute e agevolate dai comportamenti di chi il potere lo ha sequestrato alla collettività, alla comunità nazionale e lo gestisce in proprio, come "cosa sua", per aumentare la propria quota di profitto e i privilegi per sè, i propri amici e familiari. Questo oggi è il paese in cui una ristretta minoranza di imprenditori, manager pubblici e privati, uomini politici, giornalisti, ha in mano ogni leva, ogni decisione, ogni mezzo di informazione, ogni ricchezza, ogni strumento per condizionare la vita concreta di tutti gli altri. _ Quanti saranno? Per stare abbondanti, diciamo 8 - 9.000 persone che detengono il vero potere reale al posto di tutti gli altri milioni di cittadini che sempre più, sono costretti semplicemente ad "assistere", a divenire indistinto "pubblico" passivo. Al massimo, un insieme di tifosi di uno spettacolo che non li vede mai artefici del proprio futuro ma semplicemente massa di manovra. Puro strumento del volere altrui. _ L'Italia è sempre più prigioniera di queste caste composte dei soliti noti. E sono gli stessi che siedono nei Consigli di Amministrazione delle maggiori Banche e delle aziende pubbliche e private. _ Oggi c'è chi si sta giocando il nostro futuro. Il futuro delle prossime generazioni. Per una manciata di miliardi di euro su cui continuare a mettere le mani impunemente, sta svendendo il paese e la salute e la vita dei suoi cittadini e il principio stesso di eguaglianza. _ Non è più vero insomma che ogni persona che nasce in questo paese, abbia pari opportunità e identici diritti. Quì è la vera crisi. Questo è il dramma dello Stato Italiano di oggi. Nessuno ce lo è venuto a dire... Nessuno ha proclamato solennemente, a reti unificate che il patto sociale su cui si basa uno Stato di diritto è stato abolito qui in Italia. _ Nessuno. _ Ma è accaduto. Sta accadendo. Ugualmente è sotto gli occhi di tutti il fatto che non è più applicato il principio della uguaglianza di fronte alla legge. _ LA LEGGE E' UGUALE PER TUTTI !? Ma scherziamo!!! Pare piuttosto una antica formula di cortesia, una massima di un'altra epoca, romantica e idealista. Ora non siamo più uguali nemmeno come possibilità di avere una vita dignitosa e da "esseri umani". _ Nessun televisione, nessun giornale ha fatto l'annuncio che tutto ciò che sta scritto nella Carta Costituzionale sia stato sospeso e reso privo di efficacia. _ Ma è proprio quello che è accaduto e sta accadendo. _ E' STATA SOSPESA L'APPLICAZIONE CONCRETA DELLA COSTITUZIONE ! E lo Stato attuale è diventato solo una scatola vuota, un involucro scricchiolante e avvizzito. Al più, uno strumento di pochi, per garantire i propri aberranti privilegi. _ Nessuno ha fatto l'annuncio alla nazione. Tutti muti, coperti e solidali fra loro...Quello che era il progetto della loggia massonica di Licio Gelli è stato pianificato ed attuato. _ Nessuno è venuto a dircelo. _ Perchè il golpe è stato strisciante ed attuato con la complicità di chi avrebbe dovuto vigilare. Di chi avrebbe dovuto impedire che venisse monopolizzata l'intera informazione e che il sistema televisivo privato, finisse in mano ad un solo soggetto, e propagandasse il vuoto e la passività nullificante delle coscienze. La distruzione sistematica di ogni spirito critico e di ogni cultura dei diritti collettivi di cui siamo tutti portatori. Nessuno ci è venuto a dire che la Costituzione era stata messa da parte, a favore di una Costituzione materiale di segno opposto. Una costituzione materiale elitaria e plutocratica. E invece lo scopriamo da soli.Ognuno in un modo diverso. Ognuno sulla propria pelle. Ognuno con sgomento. Con dolore lo scopriamo. Con un sapore di sangue in bocca, lo scopriamo... Non siamo più figli di uno Stato che ci accoglie semplicemente in quanto "persone" e già solo per questo, meritevoli dei diritti scritti fin dal 1948 nella Costituzione Italiana. No. Il sistema statuale oggi non ci riconosce più uguali opportunità, pari dignità, uguali diritti. E non perchè per sua natura lo stato non possa farlo, ma piuttosto perchè a tutti i livelli viene "usato" a favore di piccole cerchie di potere, a scapito di tutti gli altri. Esistono le caste, appunto, più che una sola casta. E davanti a questo Far West di impuniti, stride maggiormente il grido di aiuto che viene lanciato da una persone umile, una persona senza appoggi, senza appartenenza. _ "CITTADINA ITALIANA SEMPLICE" dovrebbe essere scritto sulla sua carta di identità. _ "NON APPARTENENTE AD ALCUNA CASTA" ... quindi? _ Sul retro del suo documento andrebbe apposta la clausola: "DIRITTI LIMITATI" Questa lettera rappresenta tutte le lettere che non sono mai state spedite a tutti i nostri Presidenti del Consiglio e della Repubblica. Tuttavia, la risposta di UNO di questi PRESIDENTI DEL CONSIGLIO la conosciamo già: "Cara signora, mi dispiace per lei, ma mi creda, non riesco a capire di che si lamenta, visto che non ha sposato un miliardario... Lei mi combina di queste cose e poi si lamenta pure?" Questa lettera è un grido. _ E' il grido di una cittadina italiana che scopre che non solo le viene negato uno stipendio e un lavoro dignitoso, ma che le sono stati requisiti i più elementari diritti umani quale quello alla maternità. Oggi questo è quasi un lusso qui da noi, e sembra che possa procreare solo chi fa parte di una determinata cerchia di cittadini abbienti... Siamo a questo?? Ci sta bene che ci avviamo su un modello di società simile? No! E' qui che emerge l'irresponsabilità di chi oggi calca le scene della politica-spettacolo. Non può esistere nessuna politica se chi ha una carica, una responsabilità pubblica, è una persona che ha perso, prima di tutto dentro di sè, il bagliore della giustizia, della dignità, dell'equità. Dello spirito di servizio verso la comunità di cui fa parte. : Ecco perchè non c'è da aspettarsi una risposta "sostanziale" dai politici attuali, tutto al più una presa di posizione del tutto formale e in nome delle buone maniere. _ Nessuno può più riconoscersi in politici, chiusi nei loro palazzi a ripartirsi gli affari e gli introiti, sordi alle situazioni di conflitto reale che esistono nel corpo di un paese diseguale e in via di disgregazione. Un corpo ferito. |
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Sai, quando leggo di queste situazioni perdo la parola. Assimilo ma non incasso. Penso e mi struggo.
RispondiEliminaQualcosa so che uscirà ma dovrà essere concreto.
Terribile la lettera di quella giovane donna. Un'accusa circostanziata al "sistema". Ho detto "sistema"?
Devo essermi sbagliata.
Ciao Carlo.
Chiara
Sai, quando leggo di queste situazioni perdo la parola. Assimilo ma non incasso. Penso e mi struggo.
RispondiEliminaQualcosa so che uscirà ma dovrà essere concreto.
Terribile la lettera di quella giovane donna. Un'accusa circostanziata al "sistema". Ho detto "sistema"?
Devo essermi sbagliata.
Ciao Carlo.
Chiara
Lo so che è il tuo mese... come quello delle anime più sensibili incontrate in rete....
RispondiEliminaLo so che è il tuo mese... come quello delle anime più sensibili incontrate in rete....
RispondiEliminaAllora Auguri doppi a te, Carlo
RispondiEliminaper il mese di maggio ed oltre...
Bellissimo post
Ho quattro figli, sì, li posso mantenere senza difficoltà, ma l'impegno ed il lavoro quotidiano che questo bellissimo evento comporta non è facile da spiegare
Sarebbero stati sei, due li ho persi ed ogni giorno non so cosa darei per riportarli in vita
Baci
Allora Auguri doppi a te, Carlo
RispondiEliminaper il mese di maggio ed oltre...
Bellissimo post
Ho quattro figli, sì, li posso mantenere senza difficoltà, ma l'impegno ed il lavoro quotidiano che questo bellissimo evento comporta non è facile da spiegare
Sarebbero stati sei, due li ho persi ed ogni giorno non so cosa darei per riportarli in vita
Baci
Grazie Carlo per questo post così toccante cominciando dal contenuto della lettera di quella donna.
RispondiEliminaBuon blog, caro amico.
Grazie Carlo per questo post così toccante cominciando dal contenuto della lettera di quella donna.
RispondiEliminaBuon blog, caro amico.