A proposito di Biblioteche...
































































































































 

 
























































 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


Per chi non lo avesse saputo, in Veneto, in alcuni Comuni a maggioranza Leghista si è arrivati a bandire Roberto Saviano ed i suoi libri. Autore non gradito dunque!



Questo si va ad aggiungere alla messa al bando di tutte le pubblicazioni di quegli scrittori ed intellettuali che avevano espresso dubbi e perplessità in merito alla richiesta di estradizione nei confronti di Cesare Battisti. I loro libri restano nei cataloghi delle biblioteche ma semplicemente, sono scomparsi i volumi dagli scaffali. A cosa fa pensare tutto questo?

Io ci sento l'odore dei falò di libri che hanno sempre punteggiato e lugubremente illuminato i momenti più bui della Storia umana: le età dittatoriali ( Nazismo, Fascismo, Stalinismo), l'epoca della Controriforma, i secoli dominati dall'asservimento all'oscurantismo e alla barbarie.

Qualche altro se ne è accorto. Fra questi Lidia Ravera



 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Intellettuale farà rima con criminale

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


Libri messi all’indice? Siamo onorati.

Mancava soltanto questo dettaglio, per sprofondare nella barbarie. Dunque, gli scrittori sgraditi sono stati espunti dalle biblioteche del Veneto leghista.
Gli scrittori, non i libri. E già: per vietare scrittori basta leggere la copertina, per vietare libri, con riferimento ai contenuti, occorrerebbe leggerli. E questo è più di quanto un leghista medio è in grado di fare. Dislessia? No, disabitudine. La cara vecchia ignoranza, di cui, un tempo, ci si vergognava e adesso ci si gloria. (Libri io? Ci mancherebbe. Io ce l’ho duro. E lo uso. Poi vado sul greto del Po a farmi di polenta e salsicce).


Libri vietati, dunque, perché scritti da autori che hanno difeso Cesare Battisti dagli eccessi di chi lo vuole appeso a testa in giù, come capro espiatorio, da chi gli scarica addosso qualcosa di più di un legittimo desiderio di giustizia.
 
Libri vietati perché gli autori parlano male del loro paese (Saviano). Libri vietati perché vietare i libri ti fa sentire meno minacciato, da quel che resta dell’intelligenza collettiva.
 
In ogni dittatura, prima o poi, si mettono le zampe sui libri. L’incultura, l’analfabetismo, sono i più grandi alleati del potere assoluto, demagogico, antidemocratico.
 
Chi legge è più difficile da manipolare. E’ più libero, più competente, più autonomo, meno servo. La Lega, che prenderà il sopravvento quando Berlusconi sarà stato definitivamente spazzato via dagli effetti collaterali dei suoi vizietti, sta facendo le prove per quello che sarà lo stile dei prossimi decenni.


Se l’epoca del berlusconismo ci ha sepolti tutti nelle tette e nei culi e nei rituali maschili senili dell’orgia mercenaria, l’evo leghista farà piazza pulita di quel che resta del pensiero, della lingua italiana, della letteratura…
 
Ci conteranno le parole: non più di mille, le altre fanno confusione. Se, quando parli, non ti capisce il Trota, sei fuori. Ciascuno dovrà impararsi il suo dialetto. Intellettuale farà rima con criminale. E sarà l’unica concessione alla poesia.



 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 [ Lidia Ravera ] 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 




 




 




 




 




 




 




 




 




 




 




 




 




 




 




 



 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 



 

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