POI

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			L’uomo e la donna imparano insieme.
			E s’imparano e s’insegnano
			nell’intreccio delle dita e nelle carezze
			fino a conoscere l'altezza delle stelle.
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			Di quella loro luce, poi restano imbevuti
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			Nei giorni a venire il tentativo folle di ripercorrerne la distanza
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			Passa il tempo. Passano gli anni Quella vertigine diventa il loro tempio Zenit e azimut sotto pelle
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			Un firmamento per ferita
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			Occhi traboccanti e smarriti
			che non vedono altro che brillare.
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			Riflessi. Attimi.
			Lo sfarinarsi dell'eterno sulle dita
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